Error day 2022

“Il Signore Errore è un compagno che vive con noi e ha il suo scopo” (Maria Montessori).

Siamo felici di dare il via ad un evento che speriamo diventi una tradizione per la nostra scuola.
Il giorno 21 marzo festeggeremo la prima edizione dell’Error Day.
Dopo aver condotto con i nostri alunni riflessioni e attività sull’importanza dell’errore nell’esperienza di studenti e di viventi, dedicheremo un’intera giornata a celebrare il Signore Errore. Così lo definisce Maria Montessori, mentre invita ad accogliere l’errore come compagno di strada, come un buon amico sempre presente.

Scrive infatti la Dottoressa in “La mente del bambino”:

“Così, meglio sarà avere verso l’errore un atteggiamento amichevole e considerarlo come un compagno che vive con noi ed ha un suo scopo, perché veramente ne ha uno. Da qualunque parte si guardi, troveremo sempre il Signor Errore! Se vogliamo andare verso la perfezione, conviene stare attenti agli sbagli perché la perfezione verrà solo correggendoli e bisogna guardarli alla luce del sole, bisogna ricordarsi che essi esistono come esiste la vita stessa”.

 

“Noi raggiungiamo dunque un principio scientifico che è anche un principio di verità, il controllo dell’errore. Qualunque cosa sia fatta nella scuola da insegnanti, da bambini o da altri, ci sono sempre errori. Nella vita della scuola deve entrare il principio che non è importante la correzione, ma il controllo individuale dell’errore, che ci dice se abbiamo ragione o no”.

 

In un mondo che spesso pone l’accento sulla competizione, sull’eccellenza da perseguire perdendo di vista la strada per giungervi, dinanzi a volte al mito della perfezione e del successo, che impone di essere sempre all’altezza, sempre performante, sempre efficiente… noi celebriamo l’errore, la fallibilità, la perfettibilità, che è una strada aperta al miglioramento, che è viaggio e non meta.

Un viaggio che percorriamo da eterni “erranti”. Erranti sulle strade della conoscenza, erranti sui sentieri tortuosi dell’apprendimento, erranti sulle strade battute dell’insegnamento, erranti anche nei dedali delle nostre relazioni umane.

 

La nostra “giornata dell’errore” apre anche una collaborazione con l’associazione Errori Associati – Error Academy di Bologna, ideatrice dell’Error Day – la giornata Mondiale dell’errore.

Di seguito vi accontiamo la nostra festa.

Guarda il video del nostro Error day

 

Vi raccontiamo il nostro Error Day

Lo scorso 21 marzo nella nostra scuola si è celebrata la prima edizione dell’Error Day, la giornata dell’errore. La prima edizione di qualcosa di assolutamente nuovo ed inedito, un evento che nasce proprio nella Scuola Montessori di Bergamo, da un’idea che ha preso il via in una giornata particolarmente “sfortunata” all’interno di una classe della scuola primaria, dove si collezionavano errori uno dopo l’altro.
“Ma cos’è oggi? La giornata dell’errore?” è stata la domanda stupita di un bambino.
L’insegnante ha colto al volo quella provocazione: “Una giornata dell’errore, che idea fantastica! Se non esiste dobbiamo proprio inventarla!”.

Così è partita una ricerca dalla quale è risultato che di fatto non esisteva una vera e propria giornata dell’errore. Possibile che nessuno ci avesse ancora pensato?

Quasi nessuno a dire il vero, perché a Bologna esiste un’associazione, l’Error Academy – Errori associati, che ha inventato l’Error day, la giornata mondiale dell’errore, una manifestazione artistico-culturale che ruota appunto intorno al tema dell’errore.

Nessuno aveva pensato fino ad oggi di dedicare una vera e propria festa all’errore, e chi poteva farlo se non una scuola Montessori che ha grande rispetto e riconoscenza nei confronti di quello che Maria Montessori chiamava il “Signor Errore”, un compagno di viaggio sempre presente, un maestro e un amico. Spesso davanti all’esperienza dell’errore ci sentiamo scoraggiati e tristi e l’errore ci sembra qualcosa di brutto, da evitare ad ogni costo o da nascondere. Invece l’errore è il nostro eroe, se la meritava proprio una bella festa.

Così abbiamo chiesto all’associazione Error Academy l’autorizzazione ad utilizzare il titolo Error day (che è un marchio registrato) e abbiamo avviato con loro una collaborazione che speriamo cresca nei prossimi anni.

Benvenuto Signor Errore è stato poi il titolo che abbiamo voluto dare a questa nostra prima edizione, successivamente abbiamo scelto la data del 21 marzo, senza alcun particolare motivo, semplicemente perché era favorevole nel calendario scolastico, infatti il prossimo anno la data potrebbe essere diversa.

Abbiamo quindi invitato il Signor Errore come ospite d’onore di una giornata interamente dedicata a lui. Ogni sezione della Casa dei Bambini e ogni classe della scuola primaria si è preparata ad accoglierlo, svolgendo attività di vario genere che aiutassero a comprendere il significato e il valore dell’errore nella propria esperienza di apprendimento, ma anche nella relazione con gli altri. Sono stati realizzati dei prodotti da donare al Signore Errore, che raccogliessero il frutto delle riflessioni di tutti: ne sono nati disegni, marionette, lettere, filastrocche, cartelloni ed altro ancora.

I ragazzi più grandi delle classi quarte e quinte si sono cimentati nella realizzazione artistica di un logo per l’edizione dell’error day del prossimo anno. I loro elaborati sono stati esposti in una mostra e hanno raccolto i voti dei visitatori. Ovviamente c’è stato un vincitore, anzi una vincitrice, ma hanno ricevuto un plauso anche i classificati dal secondo al quarto posto.

 

Il 21 marzo dunque ci siamo vestiti tutti eleganti, bambini e insegnanti e abbiamo dato il benvenuto al Signor Errore. Un personaggio davvero bizzarro, accompagnato da un bel corno francese, la cui musica annunciava il suo passaggio. È prima passato in tutte le sezioni della CB e in tutte le classi della primaria allestite a festa, e poi si è soffermato tutta la mattina in palestra per incontrare gli alunni della scuola primaria con i quali ha fatto delle lunghe chiacchierate, con tante rime: che poeta il Signor Errore!

Per l’occasione abbiamo anche avuto un pranzo speciale al quale abbiamo invitato altri ospiti importanti, ma pure loro erranti.

 

Ecco alcune cose che ci ha detto il Signor Errore:

“Ci sono errori che si fanno con le mani: allacciarsi male le scarpe, saltare i bottoni della camicia, rovesciare il bicchiere sul tavolo o la borraccia nello zaino.

Ci sono errori che si fanno con la testa, quando è un po’ per aria: lasciare in giro le cose, la giacca in giardino, il quaderno a casa, la pizza nel forno.

Ci sono errori che si fanno con la bocca, quando per esempio ci scappano parole che feriscono.

Vedete io sono proprio un esperto, nessuno conosce gli errori come me: sono il Signor Errore!

Ma lo sapete cosa mi rende davvero così esperto? Sapete cos’è che fa di me un Signore?

Da ogni mio errore ho imparato qualcosa.

Per esempio la prima volta che mi è caduto un piatto e si è rotto in mille pezzi, io non lo sapevo che i piatti si potevano rompere. Poi l’ho scoperto e ci sono stato attento.

Non lo sapevo che per diventare bravi in qualcosa bisogna farla e rifarla sempre meglio e che le prime volte non sono perfette, ma a forza di insistere ci si riesce proprio bene. Ho imparato a non arrendermi.

Ho imparato anche che quando non so fare qualcosa, arriva qualcuno che mi aiuta, che mi insegna: i miei genitori, i maestri, gli amici. A volte un errore diventa l’occasione di una bella risata, diventa un abbraccio o una parola d’incoraggiamento, che mi arriva da chi mi vuole bene.

E poi dagli errori un po’ più grossi, quelli che feriscono o fanno arrabbiare qualcuno, da quelli ho imparato una cosa bellissima: le persone non restano arrabbiate per sempre, ma solo per un po’ e dopo mi regalano una cosa strepitosa, il perdono. 

Che meraviglia essere perdonati quando si sbaglia!

Ricordate! 

Non esiste un errore che non si possa correggere, uno sbaglio al quale non si possa rimediare”.

È stata proprio una bella festa!

Siamo felici di fare da apri pista per altre scuole che vorranno, come noi, dedicare una giornata dell’anno al Signor Errore, un “compagno che vive con noi ed ha il suo scopo” (Maria Montessori).